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Tinca in carpione

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Dopo aver eliminato le penne e la coda, sventrate le tinche, aliminate le viscere, pulitele, infarinatele e friggetele in padella con abbondante burro. Scolatele, asciugatele su fogli di carta assorbente e lasciatele raffreddare. Intanto preparate la marinatura: in una casserruola rosolate le cipolline tagiate precedentemente a pezzi, unite gli spicchi d’aglio schiacciati, le erbe profumate, le bacche di ginepro, quindi versate l’aceto e il vino. Regolate di sale, calate lo zucchero, mescolate più volte, incoperchiate e fate sobbollire per qualche minuto. In una tegli di terracotta disponete le tinche appena fritte, ricopritele con la marinatura e incoperchiatele. Trascorso almeno un giorgno, riprendete le tinche, sfilettatele privandole accuratamente delle spine e servitele ricoperte dal sugo della marinatura, precedentemente passato al setaccio.

(ricetta tratta da “La cucina piemontese in 800 ricette tradizionali” di Alessandro Molinaro Prandelli – Newton e Compton editori 2003)

Ingredienti per 6 persone:

1 kg tinche gobbe dorate di Pianalto di Poirino (D.O.P.)

80 g cipolline di Ivrea (P.A.T.)

2 spicchi di aglio di Molino dei torti (P.A.T.)

1 bottiglia vino rosso

3 foglie di salvia

2 bacche di ginepro

1 rametto di rosmarino

1 foglia di alloro

1/2 bicchiere di aceto di vino rosso

1/2 bicchiere di olio di oliva

1 cucchiaio di zucchero

sale, farina e burro q.b.