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La certificazione biologica

La certificazione biologica si basa su principi che promuovono un metodo di produzione favorevole a coltivazioni e allevamenti, rispettando i sistemi biologici ed evitando interventi invasivi con l’uso di sostanze chimiche di sintesi. L’agricoltura biologica, in particolare, rappresenta un sistema sostenibile che rispetta i cicli naturali, contribuendo al mantenimento della salute dei suoli, delle acque, delle piante e degli animali.

I principali aspetti

I principali aspetti della certificazione biologica includono il mantenimento e l’aumento della biodiversità, il rispetto degli equilibri naturali e l’utilizzo responsabile delle risorse come acqua e suolo. Inoltre, contribuisce alla riduzione delle emissioni in atmosfera di inquinanti, derivanti dalle attività agricole.

Le regole

I consumatori che scelgono prodotti biologici possono confidare nel fatto che almeno il 95% degli ingredienti proviene da metodi biologici. Inoltre, il prodotto deve essere conforme alle norme del regime ufficiale di controllo, provenire direttamente dal produttore o preparatore in un imballaggio sigillato, e riportare informazioni dettagliate sul produttore, preparatore o venditore, insieme al nome o al numero di codice dell’organismo di controllo.

Euro Leaf

Dal luglio 2010, è in vigore il nuovo marchio Euro Leaf per distinguere gli alimenti biologici prodotti in Europa. Questo simbolo verde raffigura una foglia, composta dalle stelle dell’Unione Europea, con all’interno una cometa e garantisce ai consumatori la conformità agli standard biologici.

Farm to Fork

Nel quadro strategico della regione Piemonte, lo sviluppo dell’agricoltura biologica è cruciale, allineato agli obiettivi della strategia europea “Farm to Fork” che in questo ambito prevede di trasformare il 25% dei terreni agricoli in aree destinate all’agricoltura biologica entro il 2030.

SAU – Superficie Agricola Utilizzata

Nonostante un iniziale scostamento, la regione Piemonte ha fatto progressi significativi, raddoppiando la superficie agricola utilizzata (SAU) biologica da circa 29.000 ettari nel 2016 a circa 50.000 ettari nel 2021, che rappresentano il 6% della SAU regionale. Le aziende specializzate nelle colture permanenti, come frutta e vite, insieme alle aziende zootecniche e cerealicole, rappresentano obiettivi interessanti per la conversione al biologico; queste aree sono interessate all’utilizzo della lotta integrata come pratica di difesa delle colture e creano un ulteriore passo verso una maggiore sostenibilità.

Il Piemonte segue le orme di Italia ed Europa nella diffusione del sistema biologico in agricoltura ed allevamento, con una prospettiva positiva per il futuro.

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