LA FRODE ALIMENTARE: l’alterazione, l’adulterazione e la sofisticazione

Oltre alla contraffazione di marchi ed etichette, situazioni in cui le informazioni riportate sul prodotto risultano quindi errate e/o fuorvianti, la frode alimentare può riguardare anche la composizione chimica dell’alimento, con la modifica o la riduzione dei suoi componenti nutritivi. Oppure, con l’aggiunta di elementi estranei per alterare le caratteristiche organolettiche del prodotto, ridurre i costi di produzione o coprire i difetti.

Tre importanti tipi di frode alimentare in tal senso sono l’alterazione, l’adulterazione e la sofisticazione.

L’ALTERAZIONE

L’alterazione consiste nella modifica delle caratteristiche chimico-fisiche e/o organolettiche di un alimento. Questa modifica è dovuta a processi degenerativi spontanei, determinati da errate modalità di conservazione (ad esempio di un prodotto fresco a base di latte) oppure a causa di un eccessivo prolungamento dei tempi di conservazione.

Esempi di alterazione sono l’irrancidimento dei grassi e le variazioni di consistenza, colore, odore o sapore del prodotto a causa dello sviluppo microbico. La messa in commercio di prodotti alterati è un tipo di frode sanitaria in quanto spesso queste alterazioni comportano la proliferazione di muffe o batteri che possono essere nocivi per la salute.

Per evitare questo tipo di variazioni è importante controllare sempre la data di scadenza e le modalità di conservazione del prodotto.

L’ADULTERAZIONE

L’adulterazione è invece la modifica della composizione naturale dell’alimento, aggiungendo o sottraendo alcuni elementi per cambiarne in maniera artificiosa le caratteristiche organolettiche oppure per ridurre i costi di produzione. 

Alcuni esempi di adulterazione sono l’aggiunta di acqua nel latte o nel vino, per ridurne il costo, oppure la miscelazione di latte vaccino, più economico, a prodotti qualitativamente superiori a base di latte di capra o di pecora. Un altro esempio è l’aggiunta di zuccheri al miele per aumentare il volume di prodotto.

LA SOFISTICAZIONE

La sofisticazione è infine l’aggiunta all’alimento di sostanze estranee alla sua composizione con lo scopo di migliorare l’aspetto del prodotto oppure di coprirne i difetti. Questo tipo di contraffazione facilita anche la parziale sostituzione di un alimento con un altro.

Alcuni esempi di sofisticazione sono l’aggiunta alle carni e al pesce di sostanze con lo scopo di ravvivarne il colore o  modificarne l’odore, ad esempio per coprire l’odore di pesce non fresco o mal conservato. Un altro esempio è l’impiego di coloranti o conservanti non autorizzati per occultare l’uso di materie prime di qualità scadente o difetti nei processi produttivi.

In ambito caseario sono esempi di sofisticazione la mozzarella trattata con perossido di benzoile per “sbiancarla” e aggiunta di acqua ossigenata al latte per ridurre la carica batterica elevata.

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