Dolcetto d’Ovada
Sistema di qualità: DOC
Categoria merceologica: Vini
Prodotto nelle province di: Alessandria

ZONA DI PRODUZIONE E STORIA
La zona di produzione del Dolcetto d’Ovada comprende il territorio di 22 Comuni siti nella Provincia di Alessandria con epicentro ad Ovada. L’areale di produzione di questa DOC è prevalentemente collinare e si snoda attorno al corso del fiume Orba.
Il territorio è in gran parte collinare a forte pendenza, costituito prevalentemente da terreni aridi, magri, fangosi, provenienti dalla disgregazione di rocce tufacee-calcaree, appartenenti all’era terziaria.
Nell’Ovadese la coltivazione della vite, in particolare del vitigno Dolcetto, è secolare, ma solo agli inizi dell’Ottocento ebbe una notevole espansione.
Il nome Dolcetto non significa vino dolce, deriva infatti dal termine dialettale piemontese ‘dusset’ che significa dosso o collina.

CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
Il vino Dolcetto d’Ovada DOC deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti composti dal vitigno Dolcetto al 100%. Tuttavia è consentito che nell’ambito dei vigneti siano presenti, fino ad un massimo del 3%, i vitigni non aromatici ritenuti idonei alla coltivazione dalla Regione Piemonte.
Le operazioni di vinificazione, nonché’ quelle di invecchiamento, devono essere effettuate nell’intero territorio delle province di: Alessandria, Asti, Cuneo, Torino, Genova e Savona.
Il vino Dolcetto d’Ovada all’atto dell’immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche:
– Colore: rosso rubino talvolta con riflessi violacei;
– Odore: vinoso dal rofumo caratteristico;
– Sapore: asciutto, morbido, talvolta fruttato e/o mandorlato.
La gradazione alcolica minima è di 11,5 % vol.

ABBINAMENTI CONSIGLIATI
Il Dolcetto d’Ovada è un vino di pronta bevibilità ed è particolarmente apprezzato per la sua adattabilità gastronomica. É, infatti, un vino a tutto pasto che si serve alla  temperatura di 18-20 gradi. Si abbina facilmente ad arrosti di carni bianche e rosse, salumi, agnolotti, ravioli, taglierini, paste e risotti con sughi di carne di funghi, polenta, piatti a base di funghi, formaggi freschi e mediamente stagionati.